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Oltre la Scala Aziendale: Metà dei Professionisti Ripensa alle Priorità di Carriera

Il panorama lavorativo si è trasformato attraverso le generazioni.
Da un campo di ambiziose ascese professionali siamo oggi arrivati ad un ambiente in cui la liquidità dei ruoli ha appannato il luccichio delle tradizionali promozioni.
Il cambiamento è stato marcato: pensiamo ai boomers, la cui aspirazione di carriera era quasi un tratto distintivo della loro generazione lavorativa.
La verticalità tipica delle loro strutture aziendali lasciava spazio a chiare gerarchie e promozioni visibili.

La tendenza poi si è gradualmente spostata verso organizzazioni più orizzontali, dove la fluidità dei ruoli ha reso meno evidenti i percorsi di avanzamento professionale.
Questo cambiamento ha però trovato un acceleratore inaspettato: l’arrivo della pandemia. L’irruzione del virus mondiale ha costretto i lavoratori a isolarsi, a lavorare da casa e a riflettere profondamente sul significato del tempo e dell’equilibrio vita-lavoro.

La pandemia ha innescato una riflessione globale sul valore del tempo personale, sulla salute e sul benessere, su quanto siano fondamentali le relazioni umane al di fuori del contesto lavorativo.
Questo ha portato molti a ridefinire quello che ritenevano importante, mettendo in secondo piano le ambizioni di carriera a favore di una vita più equilibrata e ricca di significato personale.

Questa trasformazione si riflette nei dati raccolti dal Randstad workmonitor nel 2024 di cui vi rimandiamo al link per la lettura specifica e che mostra in sintesi, che il 50% dei collaboratori mette al primo posto la vita ed il proprio benessere, alla carriera.

In conclusione, il percorso lavorativo di molti sta diventando una strada meno lineare, in cui l’ascesa verso la cima rappresenta solo uno degli aspetti possibili di gratificazione. La consapevolezza collettiva sta crescendo intorno all’idea che il lavoro debba essere uno dei tanti ingredienti di una ricetta più ampia, che comprenda felicità personale, tempo per le passioni e per le persone care, salute e crescita personale.

Il Nuovo Manager: tra retention ed engagement 

Nel nuovo panorama lavorativo dove l’equilibrio vita-lavoro assume un’importanza crescente, i manager si trovano di fronte alla sfida di incentivare la retention del personale e l’engagement. La risposta a questa sfida può risiedere nell’adattamento dell’approccio manageriale e nelle competenze trasversali fondamentali per capitalizzare sulle esigenze e motivazioni del “nuovo collaboratore.”

I manager possono adottare diverse strategie per mantenere alta la motivazione e l’appartenenza dei propri team:

  • Flessibilità: Offrire flessibilità nei lavori è diventato un punto chiave. Quanto più un manager può consentire ai propri collaboratori di modulare il loro lavoro intorno alla vita privata, tanto maggiore sarà il loro senso di lealtà verso l’azienda.
  • Formazione e Sviluppo: Un vero incentivo al mantenimento del personale è la possibilità di crescita continua. Questo non significa solo promozioni verticali, ma anche lo sviluppo delle competenze, soprattutto quelle trasversali, e il potenziamento della versatilità professionale.
  • Riconoscimento: I manager devono riconoscere e celebrare i successi e dare feedback costruttivi. Il riconoscimento aumenta l’autostima e il coinvolgimento del collaboratore, rendendolo più propenso a rimanere nell’azienda.
  • Cultura Aziendale: Creare una cultura aziendale positiva, nutrita da valori condivisi, inclusività e opportunità di collaborazione e condivisione, aiuta a stabilire un forte legame emotivo tra il dipendente e l’azienda.

SKILLS FOR FUTURE

Nel gestire il nuovo collaboratore protagonista di questa evoluzione risultano quindi al centro le competenze trasversali, poiché più di tutto rappresentano il set di chiavi necessarie a un manager. 

Eccone alcune delle più rilevanti che desideriamo condividere sia come indicatori che come spunti di riflessione nel people management:

Intelligenza Emotiva
Comunicazione Empatica
Adattabilità e Agilità
Leadership Partecipativa
Mentoring e Coaching
Gestione della Diversità

Parleremo nel prossimo articolo delle competenze del futuro e, nel frattempo, siamo più che convinti che per conservare i talenti all’interno di un’organizzazione e mantenere alto il loro livello di engagement, è essenziale che i manager si concentrino sullo sviluppo di queste competenze trasversali. 

Queste capacità permettono di creare un ambiente di lavoro che rispecchia i valori e le aspirazioni dei collaboratori moderni, chiaramente influenzati dai cambiamenti sociali e professionali degli ultimi anni.
In tale contesto, il manager diventa più un facilitatore e un mentore che un semplice supervisore, orientando il proprio stile di leadership verso un approccio più olistico e centrato sulle persone, rispondendo così alle nuove dinamiche di un mercato del lavoro in continua evoluzione.

Febbraio 22, 2024


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