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La Gestione del Rischio Aziendale: Il Ruolo Chiave delle Competenze Umane

Investire in Soft Skills per Navigare il Futuro con Sicurezza

Nell’attuale contesto globale, caratterizzato da pandemie, crisi energetiche e guerre, la resilienza aziendale è messa alla prova come mai prima d’ora. Secondo l’ultimo “Global ESG, Compliance, and Risk Report 2023” del Boston Consulting Group, il verdetto è chiaro: non è il momento di tagliare i budget, soprattutto in ambito di gestione e prevenzione dei rischi.

Le aziende “esperte” nel risk management precipuamente sono quelle che investono nelle competenze umane – le soft skills che abilitano il personale a interpretare complessità e agire proattivamente.
La formazione in queste competenze si traduce in una migliore valutazione e gestione dei pericoli, dalla carenza di risorse umane all’obsolescenza tecnologica, dalla crisi climatica ai cyber attacchi.

Gli investimenti in quest’area portano a una significativa elevazione nella capacità di superare le crisi.
Le aziende che adottano tale strategia vedono i risultati: il 75% delle aziende con un forte risk management ha riconosciuto di aver superato le crisi più efficacemente rispetto al solo 37% delle imprese meno mature in questo senso.

Il fattore umano

Unendo la responsabilità centrale, la fluidità del flusso informativo e l’uso di big data e AI, la gestione del rischio si evolve.
Tuttavia, senza fondare su competenze umane attente alla strategia e alla gestione dei dati, gli sforzi potrebbero rimanere vani.
Le aziende che riconoscono il valore intrinseco delle soft skills e le coltivano, stanno costruendo un domani più sicuro e sostenibile – confermando l’immenso valore dell’investire in competenze umane nell’era del rischio aziendale.
Le competenze trasversali nella gestione del rischio si rivelano la spina dorsale della resilienza aziendale, diventando sempre più vitali in un ecosistema di lavoro in rapida evoluzione.

Vediamo insieme quali sono quelle più indicate nella gestione del rischio e perché si relazionano in modo costruttivo e stimolante con la gestione del rischio.

Suggerimenti pratici

Intelligenza Emotiva

L’intelligenza emotiva è cruciale in situazioni ad alta pressione, dove le reazioni emotive possono compromettere il giudizio. Capire e gestire le proprie emozioni e quelle altrui facilita la negoziazione di situazioni complesse, e consente una leadership calma e misurata, cruciali nella gestione del rischio.

Pensiero Critico

Il pensiero critico affila la capacità di discernere tra informazioni rilevanti e quelle fuorvianti, una qualità indispensabile quando si devono valutare rischi e scenari.
Stimola domande rigorose e analisi profonde che possono rivelare vulnerabilità occulte e prevenire decisioni avventate o disinformate.

Comunicazione Efficace

Una comunicazione trasparente ed efficace è l’asse portante di ogni piano di gestione del rischio. Facilita non solo la diffusione delle informazioni, ma anche la chiarezza nei protocolli di risposta, riducendo errori e malintesi in momenti critici.

Adattabilità al Cambiamento

L’adattabilità al cambiamento è un ingranaggio chiave dell’innovazione e della sopravvivenza aziendale. Abilita le organizzazioni e le loro persone ad essere resilienti e a trasformare le sfide del mercato in opportunità, anziché in perdite.

Collaborazione

Un approccio collaborativo alla gestione del rischio incoraggia diverse prospettive e competenze specialistiche, offrendo una visione più completa e consentendo soluzioni più efficaci. Dalla condivisione delle informazioni alla decisione consensuale, il lavoro di squadra aumenta la robustezza contro le minacce.

Problem Solving

Una forte capacità di problem solving è essenziale nella gestione del rischio: permette di identificare rapidamente soluzioni innovative quando si presentano rischi imprevisti e di implementare piani d’azione efficaci per mitigare l’impatto di tali rischi sull’organizzazione.

 

In tempesta occorrono navigatori esperti

In un mondo aziendale che somiglia sempre più a un oceano in tempesta, le competenze trasversali sono come il faro che guida le navi nei porti sicuri della resilienza e dell’innovazione. Investire nello sviluppo di queste soft skills non è solo una pratica saggia, ma una questione di sopravvivenza nel mercato moderno.

Visualizziamo l’intelligenza emotiva come l’ancora che mantiene in equilibrio l’impresa anche nelle acque più agitate.
Il pensiero critico è il timone che permette di navigare strategicamente tra gli scogli.
La comunicazione efficace si espande come le vele di una nave, catturando i venti dell’informazione per spingerci più lontano verso il successo.
L’adattabilità è il flusso e il riflusso delle maree, richiedendo una reattività agile e fluida.
La collaborazione è il coro armonioso dei marinai che lavorano all’unisono, mentre il problem solving è la mappa del tesoro che decifra le rotte più sicure attraverso incognite acque.

Sollecitare la formazione in queste aree è come armare il proprio equipaggio per il viaggio: ogni membro dotato di compasso e sestante, pronto ad affrontare la vastità del mare con fiducia e competenza.
Elevando l’importanza di tali capacità, non soltanto navighiamo al meglio nel presente, ma scandagliamo anche il futuro, anticipando e adattandoci ai vortici imprevisti che potrebbero sorgere.

In un mondo in cui il cambiamento è l’unica costante, le competenze trasversali non sono solo strumenti, ma una bussola per un viaggio di successo nel commercio globale.

Febbraio 15, 2024


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