Saper parlare in pubblico : alcune considerazioni di
Antonio Monizzi – The Marketing Coach
Voglio raccontarvi un episodio che mi ha molto fatto riflettere sull’utilità del parlare in pubblico con efficacia.
Tempo fa mi è capitato di essere invitato ad un evento: la sessione finale di un percorso di formazione in cui si premiavano le start-up più innovative e talentuose.
La formula di questo evento era quella definita “Elevator Pitch” un discorso di brevissima durata, “che non è più lungo di un viaggio in ascensore”, nel corso del quale viene presentata l’idea di business dell’imprenditore o l’esperienza professionale del candidato (def. Wikipedia).
Il contest (competizione con premio finale in soldi), prevedeva che le prime tre start-up più votate da un parterre di esperti e di autorità, avrebbero ricevuto un lauto finanziamento.
Quindi sul palco si sono alternati i rappresentanti, ragazzi davvero molto competenti, di queste giovani imprese.
Progetti altamente innovativi, contenuti di altissimo spessore, ma…
(E si, come in tutte le storie che si rispettino c’è un grossissimo e molto impegnativo MA !!!)
Ma, dicevo, c’erano alcuni paletti da rispettare, tra i quali uno che mi sta particolarmente a cuore: la durata.
Ogni discorso doveva durare al massimo 15 minuti con una fase finale di “domande e risposte” da parte di una commissione di tecnici.
Ecco, il fatto stupefacente per me è che su X concorrenti l’80% non ha saputo rispettare i tempi imposti.
Mi hanno lasciato molto perplesso anche altri aspetti.
Due in particolare:
1- la qualità delle slide, spesso illeggibili, senza una chiave di lettura, davvero poco gradevoli nella stragrande maggioranza dei casi
2- l’aspetto puramente oratorio, prevalentemente piatto, monotono, senza enfasi con un effetto talvolta soporifero.