
Circa due anni fa il World Economic Forum elencò alcune competenze necessarie da avere, entro il 2020, nel mondo del lavoro. Nei primi tre posti di questa classifica ritrovavamo: complex problem solving, critical thinking e creatività. In questo articolo ci soffermeremo sull’importanza di essere creativi e i comportamenti da adottare per stimolare questa soft skill.
Innanzitutto, bisogna sfatare un tabù, la creatività non è qualcosa che appartiene solo a pochi o che erroneamente pensiamo possa essere soltanto un vezzo riservato agli artisti o ai grandi personaggi della storia.
Il World Economic Forum dichiarò alcuni anni fa che: “Ogni bambino inizia il suo viaggio nella vita con un potenziale incredibile: una mentalità creativa che si avvicina al mondo con curiosità, con domande e con il desiderio di conoscere il mondo e se stessi attraverso il gioco. Tuttavia, questa mentalità è spesso erosa o addirittura cancellata dalle pratiche educative convenzionali quando i bambini piccoli entrano a scuola. Il 98% dei bambini all’asilo sono “geni creativi”, possono pensare a infinite opportunità su come usare una graffetta. Questa capacità si riduce drasticamente man mano che i bambini attraversano il sistema scolastico formale e all’età dei 25 anni, solo il 3% rimane un genio creativo”.
La creatività non deve mai essere fine a sé stessa ma anzi deve far in modo che si traduca in un qualcosa di utile e che aiuti a chi ne usufruisce di trovare la soluzione adatta a risolvere un determinato problema.
Essere creativi, vuol dire avere una mente aperta, essere attenti a ciò che ci circonda e ricettivi con tutti gli impulsi e gli stimoli che provengono dall’esterno. Allenare la propria creatività non è un esercizio facile soprattutto per chi per anni ha riposto questo “dono” in un cassetto e non l’ha mai coltivato. Perché è bene chiarire fin da subito che il pensiero creativo è un qualcosa che deve essere allenato quotidianamente, con l’intenzione di adottare determinati comportamenti idonei a svilupparlo.
Come allenare la creatività
Diverse ricerche e analisi si sono soffermate sul concetto di stimolazione della creatività attraverso varie tecniche. La prima, e forse una delle più utilizzate in questi anni nel mondo del lavoro, è il famoso brainstorming.
Letteralmente con questa parola si fa riferimento ad un “assalto mentale”, in italiano però reso come una “tempesta di cervelli”. In sintesi, possiamo descrivere il brainstorming come: dato un problema, in una riunione aziendale ognuno liberamente esprime la propria idea, anche quella più strampalata, in merito alla questione posta. Ogni pensiero viene registrato e poi successivamente discusso all’interno del gruppo, dopo vari confronti viene effettuata una selezione delle idee più qualitative.
Ma il brainstorming è solo una delle tecniche per allenare la creatività ad emergere, infatti esiste un altro metodo utilizzato in diverse realtà professionali (il metodo Walt Disney).
Walt Disney è stato uno dei personaggi più innovatori del XX secolo, per realizzare e dare forma pratica ai suoi sogni utilizzava un processo creativo a cui diede il nome di “imagineering”, grazie al quale produceva nuove idee e sviluppava nuovi progetti.
Duncan Wardle, vicepresidente dell’Innovation & Creativity” alla Walt Disney Company, ha elencato i 5 consigli per essere più creativi nel lavoro e nella vita quotidiana:
- Prenditi tempo per pensare;
- Esci dalla tua comfort zone;
- Sii giocoso;
- Sii curioso;
- Segui il tuo intuito.
La creatività nel mondo del lavoro
In un mondo sempre più automatizzato, la creatività è una delle abilità più importanti per riuscire a promuovere, nell’ambiente lavorativo, una mentalità disruptive che possa permettere di abbandonare comportamenti oramai obsoleti.
Sembra paradossale, che in un mondo sempre più robotizzato e dove la tecnologia domina quotidianamente i processi aziendali, a fare ancora la differenza debba essere la persona con le proprie competenze e la propria preparazione.
Le aziende reputano fondamentale trovare delle persone che riescano a pensare fuori dall’ordinario e che riescono ad unire il pensiero creativo all’utilizzo dell’alta tecnologia.
Data la quarta rivoluzione industriale e in un contesto professionale dove la competitività è ai massimi livelli, la creatività è un elemento essenziale per emergere e affermarsi.
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